I tifosi organizzati di Cesena e Verona sfilano insieme in campo prima della gara (serie A 1975-76) (foto PG Marini)
Si celebra la "Giornata dell'Amicizia" organizzata dalla F.I.S.S.C. (foto PG Marini)

UNO SPARO ALLA FIORITA NELLA “GIORNATA DELL’AMICIZIA”

Il 21 dicembre 1975 era la “Giornata dell’Amicizia” tra i tifosi, organizzata in tutti gli stadi d’Italia dalla FISSC (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio) alla quale era associato anche il Centro Coordinamento Clubs Cesena. Quel giorno si giocava a Cesena-Verona di serie A e nel prepartita ci fu il giro di campo con i bandieroni dei rappresentanti delle due tifoserie, ma non delle Brigate Bianconere che pure quell’anno erano entrate nel Coordinamento.

Facciamo però un passo indietro, all’ultimo precedente tra romagnoli e scaligeri del campionato 1973-74 il primo del Cavalluccio nella massima serie. La serie A significava grandi affluenze da parte degli ospiti, compresi i gruppi ultras che erano una novità per la Fiorita dove si sistemavano anche nel Curvone, come gli Ultras Granata e le Brigate Gialloblù, in assenza di un gruppo ultras cesenate strutturato. Le Brigate si costituiranno, infatti, l’anno seguente, anche se in realtà un primo nucleo di giovani tifosi bianconeri iniziava a raccogliersi attorno al gruppo dei Commandos, prima in gradinata poi in curva Sud. E con i veronesi si verificarono i primi incidenti: se all’andata furono tagliate le gomme ai pullman dei tifosi veneti, al ritorno al Bentegodi le auto e i pullman degli ospiti furono presi a sassi e bastonate.

Torniamo ora alla “Giornata dell’Amicizia” quando gli appelli del Centro Coordinamento rivolti ai ragazzi delle Brigate di non riaccendere vecchi rancori, né di cercare vendette, caddero nel vuoto. Inutile fu persino il cordone che, a fine gara, gli stessi uomini del Coordinamento fecero attorno ai veronesi, prima di venire travolti dalla carica degli ultras bianconeri, mentre dal pullman dei veronesi partiva un colpo da una pistola lanciarazzi che centrò un bambino cesenate. A seguito dei fatti di quella giornata di “amicizia” le Brigate furono radiate dal Coordinamento come comunicato nella lettera inviata al presidente Dino Manuzzi: “Noi abbiamo provato di tutto per disciplinare questi ragazzi, ma non ci siamo riusciti, nonostante l’impegno e l’entusiasmo che ci mettiamo. (…) Noi li abbiamo accolti sicuri che stando nelle nostre fila, con consigli di vario genere durante le riunioni si sarebbero comportati correttamente. (…) Quelli delle Brigate sono bravissimi nel fare il tifo allo stadio, questo lo ammettiamo. Ma tifare non vuole dire teppismo, tifare non significa essere padroni dello stadio e dei suoi dintorni, tifare non vuole dire provocare gli sportivi ospiti…”.

Giovanni Guiducci

I Tartari di Mercato Saraceno affiliati al Centro Coordinamento (foto PG Marini)
Il Club dei Tartari di Mercato Saraceno (foto PG Marini)
Incidenti al termine di Cesena-Verona (da Stadio)
da Gazzetta dello Sport
L'affiliazione delle Brigate Bianconere al Centro Coordinamento (da Forza Cesena)
In campo il Cesena si impone nettamente (3-0) sul Verona (fotoservizio da Guerin Sportivo)

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