Micio Orlandi, cesenate doc al debutto in A
Il Curvone sotto gli ombrelli
Braida al tiro. Alle sue spalle è evidenziato il gruppetto di ultras granata in curva Sud

SI PORTAVA L’ESKIMO QUANDO IL CESENA ESORDÌ IN A

Un diluvio per tutta la partita, così è ricordato l’esordio del Cesena in serie A il 7 ottobre 1973 contro il Torino. Una pioggia battente e incessante che ha influito sul gioco (soprattutto nel secondo tempo) e sull’incasso con “soltanto” 10.207 biglietti staccati (oltre alla quota di circa 6.200 abbonati) nonostante l’enorme attesa.

Personalmente ero presente nel Curvone con il mio primo abbonamento (Ragazzi). L’ombrello e l’eskimo che indossavo non mi evitarono di finire mollo fradicio dalla testa ai piedi. Sotto di me e alla mia destra erano presenti folti gruppi di tifosi granata senza ombrello (evidenziati nella foto). In particolare c’era un giovane tifoso del Torino con i capelli rossi (naturalmente anche lui a capo scoperto), che per tutta la partita batteva un grosso tamburo e alternava cori di incitamento (“Toro Toro”) e altri contro di noi (“Serie B, serie B”). La gara in campo dirà invece (e il prosieguo della stagione lo confermerà) che la matricola Cesena non era affatto destinata a recitare il ruolo di Cenerentola. Lo stesso tecnico granata Gustavo Giagnoni al termine dell’incontro si dirà soddisfattissimo del pareggio (0-0) e ammetterà di avere visto “… uno scatenato Cesena nel primo tempo”.

LA PARTITA. La gara è stata viva soprattutto nei primi 45 minuti, con i bianconeri che giocano veramente bene in velocità con precisi inserimenti, costringendo gli ospiti a rimanere inchiodati per lunghi periodi nella propria metà campo. Castellini è bersagliato da ripetuti tiri, il Cesena sfiora più volte il gol che però non arriva. Nella ripresa i romagnoli perdono via via freschezza, la loro azione diventa sempre più farraginosa, pur continuando ad attaccare. Il Toro riesce sempre più facilmente a contenere e a conquistare quel punto che era tutto sommato il suo obiettivo. I migliori dei bianconeri risultano Ceccarelli, Ammoniaci (che ha annullato Pulici) e Savoldi II che ha comandato il gioco, mentre tra i granata spiccano il forlimpopolese Zecchini e Rampanti autore di un’ottima prova. Insufficiente l’arbitro Toselli di Cormons, ma ancora lontanissimo dai disastri che combinerà nella partita con l’Inter di qualche mese dopo.

LA CRONACA. Passano appena 5 minuti e l’ex Toschi va vicino al gol con un tiro in diagonale che Zecchini respinge sulla linea. Al 21’ Castellini para d’istinto su un tiro ravvicinato di Orlandi e poco dopo il Torino risponde con un colpo di testa fuori bersaglio dell’aitante centravanti Bui servito da Sala su punizione. Al 42’ ancora Toschi, ben imbeccato da Braida, ormai solo davanti al portiere conclude debolmente. Nel secondo tempo subito una buona occasione dei granata con Mascetti che calcia alto non sfruttando una palla sfuggita a Mantovani e al 77’ si registra ultimo brivido con una bella conclusione di Savoldi II° dopo una lunga manovra. Al termine della partita era chiaro che il Cesena era in grado di giocarsela con chiunque.

Marzio Magnani

Abbonamento Curva Ragazzi
La Gazzetta dello Sport
Il Cavalluccio debutta in A sotto l'acqua
Il tabellino da La Gazzetta dello Sport
Cesena-Torino 1973-74 Orlandi evita l'intervento di Ferrini mentre Savoldi segue l'azione
VEDI ANCHE Cesena-Torino

Una risposta

  1. C’ero, si materializzava un sogno quella domenica, dopo aver visto la crescita dalla serie c in avanti quella partita sembrava troppo per noi invece il tempo avrebbe detto che il Cesena in serie A ci stava eccome.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *