
RONALDO GLI NEGÒ LA MAGLIA
«Piuttosto di darti la mia maglia la brucio». Nella collezione di 40 divise da gioco che Alberto Mantelli conserva a casa manca quella di Luiz Nazario da Lima, meglio noto come Ronaldo. Al termine di Inter-Cesena, “il Fenomeno” infatti si rifiutò di scambiarla con il roccioso difensore che lo aveva marcato durante l’incontro di Coppa Italia, vinto dai nerazzurri 1-0.
Quel roccioso difensore centrale (all’occorrenza terzino destro) ricorda divertito l’episodio, una delle tante storie calcistiche vissute in 15 anni e oltre 400 partite da professionista tra B e C. Marcare Ronaldo è stato forse l’apice della carriera di Mantelli: «Non ho mai guardato in faccia nessuno, nemmeno Ronaldo – ricorda Mantelli, a quel tempo, nel 1998/99 colonna del Cesena in B – Per noi giocare a San Siro era una festa. In più con noi c’era Alessandro Bianchi, un mio caro amico tuttora e un grande ex a cui lo stadio fece un applauso da pelle d’oca. Insomma volevamo fare bella figura, e io dovevo marcare lui che peraltro nei contrasti non si risparmiava. Alla fine però si arrabbiò e mi negò la maglia: poco male, mi sono “consolato” con quella di Pagliuca». La maglia di Ronaldo se la portò a casa il compagno Masitto.
Racconto tratto dal settimanale “Il Nuovo di Parma”, n. 2 del 4 marzo 2010.
