2012-13 SERIE B

Si riparte dalla Serie B e per la stagione 2012-’13 è chiamato in panchina l’ex bianconero Nicola Campedelli, nonché fratello minore del presidente Igor. A 33 anni Campedelli è il più giovane tecnico nella storia del Cavalluccio (ad eccezione degli allenatori-giocatori e del campionato di guerra), fautore degli allenamenti sulla sabbia, finalizzati a migliorare le capacità fisiche degli atleti. Su sua indicazione arrivano, tra gli altri, Defrel e Lapadula, che però solo negli anni successivi dimostreranno tutto il loro valore.

Dopo tre giornate, i romagnoli sono ancora al palo e contano già dieci reti al passivo. La rovinosa sconfitta interna contro il Novara (1-4) accende la contestazione della tifoseria e, dopo una nottata di riflessioni in sede, mister Campedelli è sollevato dall’incarico. È richiamato Pierpaolo Bisoli, l’artefice delle ultime due promozioni bianconere.

Con il tecnico di Porretta Terme la classifica inizia finalmente a muoversi. Dopo oltre otto mesi di digiuno (compreso il finale del precedente campionato) si registrano le prime vittorie, che consentono ai bianconeri di mettere la testa fuori dalla zona play-out. Arrivano anche gli attesi gol del bomber Succi, ma tra alti e bassi la squadra fatica a trovare una continuità di risultati.

Intanto tengono banco le vicende societarie. Il presidente Campedelli rassegna le dimissioni. Sul futuro societario si addensano fosche nubi e il rischio di penalizzazione di due punti, in una classifica già deficitaria, sembra inevitabile. E ancora di più la prospettiva del fallimento. Alla vigilia della gara contro la Juve Stabia arriva la notizia che il gruppo Lugaresi e il vice presidente Luca Mancini sono pronti a muoversi finanziariamente per scongiurare il pericolo di un tracollo societario. Il 15 dicembre 2012, il giorno seguente la partita, l’Assemblea dei soci rielegge Campedelli presidente il quale, ormai senza più poteri decisionali, accetta le condizioni poste da Lugaresi per la cessione del pacchetto societario alla cifra simbolica di un euro entro il 30 maggio.

Intanto in campo il pareggio in rimonta strappato sul campo della Juve Stabia assume il valore di una vittoria da tre punti, perché dal possibile -2 il Cesena si trova con un +1 in classifica, che vale l’uscita dalla zona play-out. Un aiuto lo offre anche il mercato di gennaio, da cui la squadra di Bisoli trova nuove risorse per iniziare di fatto un nuovo campionato. In una vera e propria rivoluzione arrivano Consolini, Granoche, Campagnolo, Volta, Coppola, Dallamano, Giandonato e Arrigoni, mentre lasciano la Romagna, senza grossi rimpianti Iori, Caldirola, Belardi, Rossi, Lapadula, Turchetta e Bamonte. Alla ripresa, dopo la pausa invernale, il Cesena infila tre vittorie di fila. Grazie ad una serie di altri risultati positivi i bianconeri mettono nel mirino addirittura la zona play-off. Dopo il ko nella gara di Brescia (che paradossalmente coincide con la prima della nuova era Lugaresi) oerò si abbandona ogni velleità di classifica e ci si concentra al raggiungimento della salvezza, che arriva con una giornata di anticipo, nonostante la sconfitta di Bari.