2001-02 SERIE C1

Memori degli errori passati si fece piazza pulita: dei ventinove giocatori impiegati nella precedente stagione rimasero in sei. Anche a livello societario si avvertì l’esigenza di cambiare e per tutto l’anno si visse nell’incertezza tra cessione (a potenziali acquirenti che però rimasero nell’ombra) e successione (da Edmeo Lugaresi al figlio Giorgio).

Intanto in campo il rinnovamento sembrò giovare alla squadra di De Vecchi insediatasi in zona play-off, ma dopo un burrascoso confronto nello spogliatoio con Giorgio Lugaresi al termine di Spal-Cesena (2-0) l’allenatore fu esonerato, pagando un’eccessiva spigolosità e intransigenza di carattere.

Gli subentrò Agatino Cuttone, “l’eroe di San Benedetto del Tronto”, il quale seppure a fatica riuscì a mantenere la squadra a ridosso delle prime, per poi però crollare nel finale. Un Cesena senza dignità, né orgoglio, concluse il campionato all’ottavo posto, il peggiore piazzamento nella storia professionistica bianconera.

L’8 maggio 2002, tre giorni dopo l’ultima giornata, il pacchetto di maggioranza della società passò da Edmeo a Giorgio Lugaresi. “Mi sono sempre considerato il primo tifoso del Cesena e continuerò ad esserlo. Amo il Cesena in modo viscerale e finché sarò in buone condizioni continuerò a seguirlo anche in trasferta”. Con questa dichiarazione Lugaresi lasciò la guida del Cesena dopo ventidue anni di presidenza, passionale e oculata, tra grandi soddisfazioni e cocenti delusioni.