2000-01 SERIE C1

“Io in C, in questo inferno, non ci voglio stare”. Queste le parole del presidente Lugaresi rivolte al nuovo allenatore Fabrizio Tazzioli, portato in Romagna dal direttore sportivo Francesco De Falco, al quale chiese di vincere subito il campionato.

Con questo obiettivo la società decise di trattenere, contro i loro desideri, i giocatori migliori (in particolare le due punte Carlo Taldo e Marcello Campolonghi), a cui si aggiunse un elemento del calibro di Ruggiero Rizzitelli, tornato a Cesena per chiudere un’importante carriera.

La convinzione che la voglia di riscatto e il tasso tecnico superiore potessero fare la differenza si dimostrò illusoria. La sconfitta interna contro il Lumezzane scatenò la contestazione del pubblico nei confronti della dirigenza e della squadra che rimase asserragliata negli spogliatoi.

L’unico che ebbe il coraggio di affrontare, anche fisicamente, i tifosi fu quel vecchio leone di Edmeo Lugaresi, il quale alla fine decise di cambiare l’allenatore e chiamò Paolo Ferrario.

Se il progetto estivo De Falco-Tazzioli si era rivelato presto un fallimento, quello invernale Lugaresi-Ferrario fu ancora più negativo. Walter De Vecchi diventò il terzo allenatore della stagione.

Il gioco e i risultati iniziarono a migliorare, ma l’aggancio alla zona play-off sfumò all’ultima giornata con la pesante sconfitta nello scontro diretto ad Arezzo.