I programmi della nuova stagione 1958-’59, in vista del campionato di IV Serie (tornato alla vecchia denominazione), vengono illustrati nella tradizionale Assemblea dei soci dell’A.C. Cesena, che si tiene presso la sala del Ridotto del Teatro comunale alla presenza di un folto pubblico di sportivi. Torna per concludere la carriera da calciatore Matassoni, mentre sono ceduti i pezzi migliori. Le vendite di Baldisserri alla Spal in Serie A, di Ronconi al Verona e di Francia al Catania in B fruttano complessivamente quasi 15 milioni di lire, ma solo in parte sanano il forte disavanzo del bilancio societario.
Il timore che la squadra, affidata sempre a Renato Lucchi, si sia indebolita sembra trovare conferma nelle tre sconfitte iniziali, frutto anche di una preparazione inadeguata svolta su campi di fortuna a causa dell’indisponibilità del terreno della Fiorita che, dopo appena un anno dalla sua inaugurazione, deve essere rifatto per problemi di insufficiente permeabilità. Il malumore serpeggia tra gli sportivi che mettono in discussione la guida tecnica e addirittura tappezzano la città con manifesti in cui si invoca l’avvicendamento in panchina in favore della vecchia gloria bianconera Arnaldo Pantani. Per quasi tutto il girone di andata i bianconeri arrancano in zona retrocessione, poi nella seconda parte del campionato infilano alcuni risultati utili che li portano fino ad un punto dalla terza posizione.
L’andamento rimane, tuttavia, discontinuo e complice una classifica cortissima il Cesena deve tornare, in modo non previsto, a guardarsi alle spalle. Tre vittorie consecutive finali consentono di concludere in bellezza con un onorevole sesto posto. Ci sarebbe comunque la possibilità, presentando domanda, di essere ammessi in Serie C, a condizione di possedere, a giudizio insindacabile della Lega, determinati requisiti sportivo-economici, in particolare di avere una struttura societaria «a carattere non dilettantistico». È così, ad esempio, ammesso il Fanfulla, arrivato settimo, un gradino sotto i romagnoli, ma che evidentemente non si trova nella precaria situazione finanziaria del Cesena. La stagione è coronata dalla conquista del Trofeo giovanile “Aranciata Pejo” organizzato dalla Lega Regionale Emiliana. Dopo avere avuto la meglio nella fase a gironi su Modena, Moglia e Lucchese, nella finale del 21 giugno 1959 allo stadio Sterlino di Bologna i bianconeri superano il Forlì (2-1).
Tratto da: “Cesena Calcio, una storia unica“, Geo Edizioni